Appunti di viaggio. Altre due ambulanze in Ucraina
Le storie si incontrano e insieme ne generano altre. Oggi al confine tra Polonia e Ucraina, tra la pace e la guerra, l’incontro è stato di quelli che non dimentichi; i sorrisi, gli sguardi, le lacrime erano vere e una parola tra tutte era più vera delle altre: grazie, dyakuyu. L’abbiamo sentita tante volte anche ieri in terra polacca dove hanno trovato rifugio migliaia di ucraini pronti a rientrare in patria non appena possibile. Ad un distributore le storie dei volontari di DomaniZavtra ODV si sono incontrate ieri sera con Ruslan fuggito da Sumi , dopo aver letto il cartello “Humanitarian Cargo” ha voluto sapere del nostro impegno chiudendo la conversazione con un lapidario “good job“. Dyakuyu, semplicemente grazie, è Masha in perfetto italiano a parlare con il nostro Gabriele (ha lavorato per tanti anni in Italia), tutte le settimane con il marito raggiunge Vienna per trasportare aiuti fino alla frontiera. Dal finestrino di un’auto di passaggio si sporge un ragazzo che grida ”Slava Ukrayini” (gloria all’Ucraina) senza fermarsi. Il convoglio di DomaniZavtra ODV crea curiosità se non altro per le decine di taniche che vengono riempite di carburante. Ricordiamo infatti che l’Associazione vista la grande mancanza di gasolio e benzina in territorio ucraino deve garantire a chi scende da Kiev e Chernihiv e a chi arriva dalla più vicina Leopoli la possibilità di tornare con tutti i mezzi a casa. I 750 litri che abbiamo caricato in Polonia ieri sera serviranno allo scopo. Tornando alle storie ci sono poi quelle italiane, belle, vere. In questo viaggio c’è Marco che è con noi per onorare il padre Francesco, storico volontario alpino del VAPCISS di Sale Marasino che ricordiamo insieme a Croce Bianca Brescia ha donato le ambulanze. C’è Lena, figlia del nostro segretario Mario, quinto viaggio per lui. Perfetta nel fornire le sue preziose traduzioni, Lena è di madrelingua, nata in Ucraina ora è italiana; era in orfanotrofio fino a quando un giorno i suoi occhi hanno incontrato quelli di mamma Stefania (responsabile in DomaniZavtra ODV del settore medico). Non era sola, con lei altri quattro fratelli tra gli otto e i 16 anni. “Li adottiamo tutti!”-questa è la decisione apparentemente folle presa da marito e moglie che valse nel 2016 alla coppia di Pisogne nell’ambito del ”Bulloni” il premio dell’ordine degli avvocati. E poi ci sono gli altri volontari, tra loro Diego il nostro capitano, Luigi, Giacomo, Andrea, Gabriele e Fabrizio a quota due viaggi e il mitico e saggio ”Zio Giulio” il veterano del gruppo con i suoi cinque viaggi. La frontiera ha accolto il gruppo di DomaniZavtra ODV con una coda chilometrica, anche questo fa parte delle difficoltà che comporta l’invio di aiuti nella nostra Ucraina. La frontiera ha accolto il gruppo dei volontari di DomaniZavtra ODV con una coda chilometrica. L’attesa è stata lunga ma alla fine la delegazione italiana ha incontrato gli amici/volontari e le autorità ucraine in territorio di Krakovet’s appena al di là del posto di frontiera di Korczowa. Come sempre si è proceduto al travaso degli aiuti sul mezzo destinato a Krivoy Rog, città equidistante da Zaporižžja e Mykolaïv dove ci è stata segnalata una situazione difficile dell’ospedale locale, a guidare la spedizione Michael un caro amico della nostra associazione, Altri due furgoni sono subito ripartiti per Chernihiv, lì gli aiuti andranno ad alimentare la distribuzione organizzata e la farmacia gratuita aperta in collaborazione con i volontari locali. Le due ambulanze con una semplice cerimonia sono state consegnate a Oleksandr Kotliar – adviser to the People’s Deputy of Ukraine incaricato di portare i mezzi a Kiev dove verrà decisa la loro collocazione nella regione.
F.P. 22-05-2022







